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Inviato

Grazie alla segnalazione di Pino, riporto una linea guida per comprare una buona catena per le nostre Vespa.

L''articolo è inserito al solo scopo informativo, nel rispetto della legge sul copyright. L'articolo, di cui riporto il link, è di proprietà della "Viro". L'articolo non concorre a costituire il fine di lucro di cui al comma 1 bis dell’art. 70, legge 21 aprile 1941, n. 633. Nel caso in cui la Viro ritenga che l'articolo possa ledere il suo diritto d'autore, può contattare l'admin per la sua rimozione.

http://clubsicurezza.viro.it/5-caratteristiche-da-tenere-presente-per-comprare-una-catena-efficace-nel-proteggere-la-tua-moto-o-la-tua-bici/

 

lucchetto con catena

5 caratteristiche da tenere presente per comprare una catena efficace, per proteggere la tua moto o la tua bici

Una catena è forte quanto il suo anello più debole. Vale per le catene prese da sole, ma vale in generale per tutti i sistemi di sicurezza composti da più elementi. L’intero sistema è forte quanto il suo componente più debole. Se leghi la tua bici o la tua moto con un sistema composto da un lucchetto e una catena, quindi, è importante valutare non solo la qualità del lucchetto, ma anche quella della catena. Se la catena è il punto debole, un eventuale ladro attaccherà quest’ultima invece del lucchetto.

Ma come si riconosce una catena di qualità, che sappia resistere efficacemente agli eventuali attacchi? Le caratteristiche principali da tenere presente sono 5:

  1. Sezione delle maglie. Si tratta del fattore più evidente. È facile infatti comprendere che maggiore è la sezione delle maglie, più queste sono resistenti. La sezione più indicata per una catena usata per proteggere una moto è nell’ordine di 13 mm, ma anche 10 mm è già una buona dimensione. Per una bici si può considerare efficace anche una catena di sezione 7mm.
  2. Profilo della sezione delle maglie. È un parametro facilmente valutabile ad occhio, anche se la sua importanza non è così intuitiva come per le dimensioni. Il punto è che le cesoie normalmente in commercio sono costruite per tagliare sezioni rotonde, come quelle dei tondini di ferro, delle reti elettrosaldate e delle comuni catene. Per questo le catene con maglie a sezione semiquadra, o meglio ancora esagonale, sono più difficilmente attaccabili.
    Catena Viro con maglie a sezione semiquadra

    Catena Viro con maglie a sezione semiquadra

     

    Catena Viro con maglie a sezione esagonale

    Catena Viro con maglie a sezione esagonale

  3. Materiale impiegato e trattamenti termici effettuati. Sono caratteristiche determinanti, perché catene con maglie di uguale sezione e profilo, ma materiale e trattamenti termici differenti, hanno caratteristiche meccaniche decisamente diverse. Purtroppo si tratta di un parametro difficilmente valutabile ad occhio, per cui bisogna affidarsi alle garanzie offerte dal venditore e dal produttore. Come spesso accade, anche il materiale di una catena deve essere il frutto di un accurato compromesso tecnico. Da un lato deve essere abbastanza duro da rendere difficile il taglio, dall’altro non deve essere così duro da essere fragile e rompersi per frattura. Per capire la differenza tra durezza e fragilità basta pensare al vetro, che è più duro e quindi più difficile da tagliare rispetto al legno, ma è anche più fragile e quindi più facile da rompere. Gli anelli di una catena devono ovviamente essere duri per resistere al taglio, ma non devono essere fragili. Per aprire un anello è infatti necessario tagliarlo su 2 lati, in modo da dividerlo in 2 parti, o tagliare un solo lato e allargare la fessura così creata, in modo da sfilare l’anello dal successivo. Ma se il materiale è eccessivamente duro e fragile, tagliandolo da un lato si spezza dall’altro, dimezzando il lavoro necessario per aprire la catena. I materiali più adatti sono quindi l’acciaio al manganese o quello al nichel-cromo-molibdeno, cementati, temprati e rinvenuti. Il manganese o gli altri additivi servono a conferire al materiale maggiore durezza per resistere meglio al taglio, così come la tempra. Il rinvenimento è invece il processo che riduce l’eccessiva durezza ed evita che il metallo si fratturi facilmente. La cementazione rende infine la superficie più resistente all’usura.
  4. Catene con estremità a cappio. Le catene più raffinate hanno uno dei due anelli terminali più lungo, in modo da potervi passare all’interno l’altro estremo, che si va poi a chiudere nel lucchetto. Si ottengono così 2 vantaggi. In primo luogo non rimangono spazi liberi, in cui si possano infilare leve, fra l’asta del lucchetto e l’anello della catena. Inoltre l’asta del lucchetto viene efficacemente coperta e protetta dalle 2 maglie. Si aumenta così la sicurezza nel punto di fissaggio della catena al lucchetto, che è uno dei punti critici.

     

    Catena Viro con estremità a cappio

    Catena Viro con estremità a cappio

  5. Guaina. La funzione principale della guaina è quella di evitare che la catena e le superfici con cui viene a contatto si rovinino sfregando o sbattendo l’una sull’altra. Ma le guaine non hanno solo una funzione estetica. Quelle in tessuto sintetico ostacolano l’azione delle troncatrici e devono essere tagliate prima di poter attaccare direttamente la catena, contribuendo così a rallentare i potenziali ladri. Questo tipo di rivestimento rende inoltre la catena molto più flessibile rispetto alle guaine plastiche, permettendo di ripiegarla facilmente su se stessa e quindi di riporla più comodamente.

     

    Catena Viro protetta da una guaina in nylon

    Catena Viro protetta da una guaina in nylon

Anche per le catene, quindi, le dimensioni contano, ma contano anche altre caratteristiche meno evidenti. 

  • 4 weeks later...
Inviato

Per la bici ho comprato il Kryptonite New York ed oggi l'ho usato per la vespa agganciando la ruota anteriore. Sicuramente non evita che eventualmente venga caricata su un furgone ma per il resto è un buon deterrente secondo me




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